NIDI è il fondo attraverso cui la Regione Puglia sostiene, con contributi a fondo perduto e prestiti rimborsabili, persone che
hanno perso il lavoro, giovani, donne che vogliono avviare studi professionali associati o microimprese.
SOGGETTI DESTINATARI.
Destinatari del nuovo avviso sono costituende imprese partecipate da soggetti in condizione di svantaggio lavorativo
a. giovani con età tra 18 anni e 35 anni;
b. donne di età superiore a 18 anni;
c. soggetti che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato nell’ultimo mese;
d. persone in procinto di perdere un posto di lavoro;
e. titolari di partita IVA non iscritti al registro delle imprese che, nei 12 mesi antecedenti la domanda abbiano emesso fatture per un imponibile inferiore a 15.000 Euro;
f. soci lavoratori e amministratori di cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati
g. soci e amministratori delle imprese beneficiarie dell’Avviso “PIN – Pugliesi Innovativi”.
OPERAZIONI FINANZIABILI.
Le spese di investimento che è possibile finanziare sono:
• macchinari di produzione, impianti, attrezzature varie e automezzi di tipo commerciale;
• programmi informatici non personalizzati;
• opere edili e assimilate
Per le sole Compagini Giovanili e le Imprese Femminili sono inoltre ammissibili costi di sviluppo di piattaforme B2B e B2C, sistemi di e-commerce proprietari e app mobile, nella misura massima di € 5.000.
Le Imprese Turistiche devono realizzare investimenti in almeno due delle seguenti ulteriori tipologie di investimento sostenibile
e innovativo:
• strumenti tecnologici connessi all’attività e finalizzati all’innovazione dei processi organizzativi e dei servizi per gli ospiti;
• sviluppo di piattaforme e app mobile, anche per la gestione di sistemi di prenotazione elettronica, nella misura massima di € 5.000;
• interventi per migliorare l’accessibilità della struttura alle persone con disabilità;
• mezzi di locomozione sostenibile destinati agli ospiti;
Le spese di gestione che è possibile finanziare sono:
• materie prime, semilavorati, materiali di consumo;
• locazione di immobili o affitto apparecchiature di produzione;
• utenze: energia, acqua, riscaldamento, telefoniche e connettività;
• premi per polizze assicurative;
• canoni ed abbonamenti per servizi informativi;
• spese per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e collettiva.