Arrivano le regole per la Nuova Sabatini green e Sud. È stato infatti pubblicato il decreto interministeriale 22 aprile 2022, che definisce la disciplina attuativa delle due nuove linee di intervento. La Nuova Sabatini green è a favore delle PMI per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale. La Nuova Sabatini Sud, invece, prevede un maxi contributo del 5,5% per gli investimenti realizzati dalle micro e piccole imprese nelle regioni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Le nuove misure si affiancheranno ai contributi “storici” per gli investimenti in tecnologie 4.0 e per gli investimenti “ordinari”.

Nuova Sabatini green e Sud ai nastri di partenza.

È stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 139 del 16 giugno 2022, il tanto atteso decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 22 aprile 2022, emanato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, che definisce le disposizioni attuative delle due nuove linee di intervento istituite dalla legge di Bilancio 2020 (art. 1, c. 226 e 227, legge n. 160/2019).

Le nuove linee di intervento si affiancheranno ai contributi “storici” per gli investimenti in beni strumentali 4.0 e “ordinari”.

Con il nuovo provvedimento si adegua anche la disciplina operativa della misura alle modifiche intervenute alla normativa di riferimento, sia nazionale sia unionale.

L’apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione per tali due nuove misure saranno definiti con successivi provvedimenti del Direttore generale per gli incentivi alle imprese.

Nuova Sabatini green

La Nuova Sabatini green prevede un contributo ministeriale pari al 3,575% a favore delle PMI che investono in macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

Nuova Sabatini Sud

La Nuova Sabatini Sud, invece, prevede un maxi contributo del 5,5% per gli investimenti realizzati dalle micro e piccole imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari si differenziano a seconda della linea di intervento considerata.

Per la Nuova Sabatini per investimenti in beni strumentali, 4.0 e green, possono beneficiare delle agevolazioni le PMI, aventi sede legale o una unità locale in Italia, come risultante dai sistemi camerali. Per le imprese non residenti nel territorio italiano, il possesso dell’unità locale in Italia deve essere dimostrato, pena la revoca delle agevolazioni concesse, in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.

Per la Nuova Sabatini Sud, invece, il contributo è riservato alle micro e piccole imprese aventi la sede legale o un’unità locale nelle Regioni del Mezzogiorno come risultante dai sistemi camerali (per le imprese non residenti nel territorio italiano, il possesso dell’unità locale deve essere dimostrato, pena la revoca delle agevolazioni concesse, in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo).

Per tutte le linee di intervento, le imprese richiedenti, alla data di presentazione della domanda, devono:

– essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese ovvero nel Registro delle imprese di pesca. Le imprese non residenti nel territorio italiano devono avere personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza risultante dall’iscrizione nell’omologo registro delle imprese;

– essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;

– non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea, ferma restando la possibilità per l’impresa di regolarizzare la propria posizione, anche successivamente alla data di presentazione della domanda;

– non trovarsi in condizioni tali da risultare “impresa in difficoltà” ai sensi dei regolamenti unionali vigenti.

Non sono ammesse alle agevolazioni le imprese operanti nel settore finanziario e assicurativo di cui alla sezione K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007.

Programmi agevolabili

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese relative all’acquisto, anche in leasing finanziario, di beni strumentali nuovi di fabbrica, strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi concernenti:

1) investimenti in beni strumentali: l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e hardware classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, dell’articolo 2424 del codice civile, nonché di software e tecnologie digitali destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare;

2) investimenti 4.0: l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di beni materiali nuovi di fabbrica e immateriali, aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti, come elencati, rispettivamente, negli allegati A e B alla Legge di bilancio 2017 (legge n. 232/2016);

3) investimenti green: l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

I beni oggetto di agevolazione devono essere ad uso produttivo e strumentali all’attività svolta dall’impresa ed essere ubicati presso l’unità produttiva dell’impresa in cui è realizzato l’investimento.

Per la Nuova Sabatini Sud, gli investimenti devono essere destinati alla sede legale o a un’unità locale già esistente o ad una nuova unità locale dell’impresa, localizzata nelle Regioni del Mezzogiorno (i programmi non possono essere frazionati su più sedi dell’impresa).

Contributo ministeriale

Con l’avvio dell’operatività delle nuove linee di intervento, il contributo ministeriale (in conto impianti) si presenta molto articolato.

In particolare, l’ammontare del contributo è pari agli interessi calcolati sull’importo di un finanziamento di 5 anni ad un tasso d’interesse annuo pari al:

– 2,75% per gli investimenti in beni strumentali; – 3,575% per gli investimenti 4.0;
– 3,575% per gli investimenti green;
– 5,5% per la Nuova Sabatini Sud.

Finanziamento bancario

Il meccanismo agevolativo della Nuova Sabatini, in tutte le sue declinazioni, e come previsto fin dalla sua istituzione con il D.L. n. 69/2013, prevede la concessione del contributo condizionata all’adozione di una delibera di finanziamento in favore dell’impresa richiedenti da parte di una banca o un intermediario finanziario aderente alla misura.

Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del Fondo PMI fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:

– interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili;

– di durata massima, comprensiva di un periodo di preammortamento o di prelocazione non superiore a 12 mesi, di 5 anni decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento ovvero, nel caso di leasing finanziario, decorrenti dalla data di consegna del bene. Qualora la fornitura in leasing finanziario riguardi una pluralità di beni, la predetta durata massima decorre dalla data di consegna dell’ultimo bene;

– di importo non inferiore a 20.000 euro e non superiore a 4 milioni di euro, anche se frazionato in più iniziative di acquisto, per ciascuna impresa beneficiaria. Ai fini della verifica del rispetto del limite di 4 milioni di euro rileva l’importo complessivo dei finanziamenti già ammessi alle agevolazioni riferiti all’impresa beneficiaria, per i quali non siano ancora scaduti i termini di durata come comunicati dal soggetto finanziatore in sede di stipula dei relativi contratti;

– erogato in un’unica soluzione, entro 30 giorni dalla stipula del contratto di finanziamento ovvero, nel caso di leasing finanziario, entro 30 giorni dalla data di consegna del bene.

Modalità di presentazione delle domande

Le modalità di presentazione delle domande si differenziano a seconda della linea di intervento.

Nuova Sabatini per investimenti in beni strumentali, 4.0 e green

In particolare, per la Nuova Sabatini per investimenti in beni strumentali, 4.0 e green resta la modalità “classica”: le imprese interessate presentano alla banca o all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge. La banca/intermediario finanziario verifica la regolarità formale e la completezza della documentazione trasmessa dalla PMI, nonché la sussistenza dei requisiti di natura soggettiva relativi alla dimensione di impresa e, sulla base delle domande pervenute, trasmette al Ministero richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo.

Entro 5 giorni lavorativi dalla ricezione di detta richiesta, il Ministero provvede a comunicare al soggetto finanziatore la disponibilità, parziale o totale, delle risorse. Entro l’ultimo giorno del

mese successivo a quello di ricezione di tale comunicazione, il soggetto finanziatore adotta la delibera del finanziamento ed entro 10 giorni da tale termine trasmette al Ministero dello sviluppo economico l’elenco dei finanziamenti deliberati, con indicazione dei relativi investimenti e dei dati identificativi dell’impresa richiedente.

Nuova Sabatini Sud
Del tutto nuova è invece la procedura per la Nuova Sabatini Sud.

La domanda di agevolazione, infatti, dovrà essere compilata dall’impresa in via esclusivamente telematica attraverso la procedura disponibile nella piattaforma Nuova Sabatini Sud, previo accreditamento.

Terminata la fase di compilazione dell’istanza, la piattaforma Nuova Sabatini Sud permetterà all’impresa proponente la generazione del modulo di domanda, che dovrà essere inoltrato al Ministero dello sviluppo economico tramite la medesima piattaforma.

La piattaforma Nuova Sabatini Sud, previa verifica della regolarità formale e della completezza della documentazione nonché dei requisiti dell’impresa proponente anche sulla base delle dichiarazioni rese, rilascerà un codice identificativo per ogni domanda di agevolazione correttamente trasmessa dall’impresa proponente, che ha un periodo di validità temporale di 60 giorni.

Entro tale periodo, ai fini del perfezionamento della domanda di agevolazione, l’impresa proponente deve individuare un soggetto finanziatore che, previo accesso alla piattaforma Nuova Sabatini Sud, successivamente alla verifica della sussistenza dei requisiti di natura soggettiva relativi alla dimensione di impresa dovrà confermare il finanziamento, abbinandolo al codice identificativo della domanda comunicato dall’impresa.

Qualora la conferma del finanziamento non avvenga nel periodo di validità temporale di 60 giorni del codice identificativo della domanda o qualora le risorse disponibili non risultino sufficienti per coprire integralmente l’importo del contributo richiesto, l’istanza decade.

Entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di avvenuta conferma del finanziamento, il soggetto finanziatore dovrà adottare la delibera di finanziamento abbinata al codice identificativo della domanda ed entro 10 giorni da tale termine dovrà trasmetterla, attraverso la procedura disponibile nella piattaforma Nuova Sabatini Sud, al Ministero dello sviluppo economico. Ad avvenuta trasmissione della delibera di finanziamento, la domanda di accesso alle agevolazioni si intende perfezionata e viene presa in carico dal Ministero.

Articolazione dei contributi Nuova Sabatini

Tipologia investimenti Contributo ministeriale
Investimenti in beni strumentali non 4.0 2,75%
Investimenti 4.0 3,75%
Investimenti green (Nuova Sabatini green) 3,75%
Investimenti delle micro e piccole imprese nelle regioni Abruzzo, 5,5% Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (Nuova
Sabatini Sud)
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