E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del Ministero dello Sviluppo economico che definisce le modalità e i criteri per richiedere le agevolazioni a sostegno delle piccole imprese operanti nell’industria del tessile, della moda e degli accessori. Per la misura, prevista nel decreto rilancio, sono disponibili 5 milioni di euro per la concessione di contributi a fondo perduto in favore di progetti presentati da piccole imprese di nuova o recente costituzione che realizzano progetti innovativi e tecnologici.

Il provvedimento mira a sostenere il settore del tessile, con particolare riguardo alle start-up che investono nel design e nella creazione, nonché allo scopo di promuovere i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo.

E’ prevista l’erogazione di contributi a fondo perduto riconosciuti nella misura massima del 50 per cento delle spese ammissibili, nel limite dei fondi disponibili.

Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto le spese strettamente funzionali
alla realizzazione dei progetti di investimento di cui all’articolo 6, relative a:
a) acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di
installazione;
b) brevetti, programmi informatici e licenze software;
c) formazione del personale inerenti agli aspetti su cui è incentrato il progetto a fronte del quale
è richiesta l’agevolazione. La formazione deve essere acquisita da terzi che non hanno relazioni con
l’acquirente e alle normali condizioni di mercato, in misura non superiore al 10% dell’importo del
progetto. È altresì ammissibile alle agevolazioni un importo a copertura delle esigenze di capitale
circolante, nel limite del 20% delle spese di cui al comma 1 complessivamente ritenute ammissibili.
Le esigenze di capitale circolante devono essere giustificate nella proposta progettuale e possono
essere utilizzate ai fini del pagamento delle seguenti voci di spesa:
a) materie prime, ivi compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di trasformazione,
sussidiarie, materiali di consumo e merci;
b) servizi, diversi da quelli compresi nelle spese di cui al comma 1, necessari allo svolgimento
delle attività dell’impresa;
c) godimento di beni di terzi;
d) personale direttamente impiegato nella realizzazione dei progetti di investimento.

FONTE: SITO WEB MISE https://www.mise.gov.it/index.php/it/per-i-media/notizie/it/198-notizie-stampa/2042006-in-gazzetta-ufficiale-il-decreto-per-il-sostegno-all-industria-del-tessile

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